Del piccolo agglomerato di Rosennano si parla nei documenti storici sin dall’inizio del XIII secolo. Le prime 12 case di residenti registrate nel 1300 nelle Tavole delle Possessioni ne facevano già un piccolo villaggio dotato anche di chiesa parrocchiale: la ‘Eclesia Sancti Bartolomey de Rosennano’, dipendente dalla pieve di Santa Maria d’Altaserra (Montebenichi). Nei primi decenni dell’’800 la popolazione del villaggio contava ben 141 abitanti, cifra comprendente anche i contadini che vivevano nelle case coloniche isolate, disposte attorno al paese.

Gli accurati rilevamenti del Catasto Leopoldino, pressappoco negli stessi anni, ci mostrano una conformazione urbana non dissimile da quella odierna, con gli edifici componenti l’abitato disposti lungo l’unico asse viario che porta alla piazzetta dinanzi alla chiesa.
Dal secondo dopoguerra in poi Rosennano è andata però, gradualmente svuotandosi in parallelo con l’abbandono dell’economia legata alla terra. I terreni resi coltivabili nel corso di secoli di lavoro con la costruzione di terrazzamenti, sono stati per lo più abbandonati e i suoi abitanti scomparsi assieme alle loro tradizioni e alla loro cultura. 
 
La parte meridionale di Rosennano, quasi totalmente disabitata da almeno trent’anni e in stato di pesante degrado, è stata recentemente recuperata da un progetto di accurata ristrutturazione che ha permesso la trasformazione di locali, in gran parte destinati originariamente alla produzione agricola locale (tinaie, fienili, cantine, forni, magazzini, essiccatoi), in moderne abitazioni.  Queste fanno parte delle “Balze di Rosennano” un insieme di case vacanze a disposizione di turisti, viaggiatori, curiosi che vogliono passare il loro tempo libero immersi nella natura e nel silenzio di questo incantevole luogo.